Der faule Heinz
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✒ Autore | Fratelli Grimm |
📖 Pagine | 4 |
⏰ Tempo di lettura | 10 minuti |
💡 Pubblicato | 1837 |
🌏 Lingua originale | Tedesco |
📌 Tipo | Favola, fiaba |
📌 Generi | Letteratura per ragazzi, Parabola |
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Rico era un gran pigrone, e benché non avesse altro da fare che portare tutti i giorni al pascolo la capra, tuttavia la sera, finita la sua giornata, tornava a casa sospirando: "E in verità un gran peso e una bella fatica, portar questa capra al pascolo, giorno dopo giorno, fino ad autunno inoltrato! Se almeno ci si potesse sdraiare e dormire! Ma no, bisogna tenere gli occhi aperti, perché non danneggi le giovani piante, non entri in un giardino attraverso la siepe e magari non scappi. Come si fa a stare in pace e godersi la vita?." Si mise a sedere, raccolse i suoi pensieri e andava ruminando come togliersi quel peso dalle spalle. Per un bel po', continuò a meditare invano, ma ad un tratto fu come se gli cadesse una benda dagli occhi. "So quel che ho da fare!," esclamò, "Sposo la grassa Trina; ha una capra anche lei, e insieme con quella può pascolare anche la mia, e io non ho più bisogno di strapazzarmi."
Allora Rico si alzò, mise in moto le sue stanche membra e attraversò la strada; così distante era la via dove abitavano i genitori della grassa Trina; e chiese la mano della loro virtuosa e diligente figliola. I genitori non ci pensarono sopra un pezzo. "Dio li fa e poi li accompagna!," dissero, e diedero il loro consenso.
Così la grassa Trina si maritò con Rico e portò al pascolo tutte e due le capre. Rico si dava bel tempo, non doveva riposarsi che della sua pigrizia. Ogni tanto andava anche lui al pascolo e diceva: "è soltanto per goder di più il riposo; se no, non ci si trova più gusto."
Ma la grassa Trina non era meno pigra di lui. "Caro Rico," disse un giorno, "perché dobbiamo avvelenarci fa vita e rovinarci i più begli anni della gioventù? Queste due capre, che, a forza di belare, ogni mattina ci rompono il sonno sul più bello, non è meglio darle al nostro vicino, che ci dia in cambio un alveare? L'alveare lo mettiamo dietro casa, in un posto soleggiato, e non ce ne curiamo più. Le api, non occorre custodirle e menarle al pascolo; volan fuori, trovan da sé la via di casa e raccolgono il miele, senza darci il minimo disturbo." - "Hai parlato da donna sensata," rispose Rico, "è una proposta da metter subito in atto; e poi, il miele è più gustoso e più nutriente del latte di capra e si può conservar più a lungo."
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