Записки охотника
4.437 voti
✒ Autore | Ivan Sergeyevich Turgenev |
📖 Pagine | 477 |
⏰ Tempo di lettura | 21 ore |
💡 Pubblicato | 1852 |
🌏 Lingua originale | Russo |
📌 Tipi | Storie , Romanzi |
📌 Generi | Prosa, Psicologico, Realismo, Sociale, Filosofico |
📌 Sezioni | Romanzo psicologico , Romanzo realistico , Romanzo sociale , Romanzo filosofico |
Indice del libro
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1. CHOR' E KALINYÈ
Chi sia passato dal distretto di Bolchov al distretto di Žizdra sarà stato probabilmente colpito dalla netta differenza tra la gente del governatorato di Orël e quella di Kaluga. Il contadino di Orël è di bassa statura, leggermente curvo, tetro, guarda in tralice, vive in minuscole isbe di tremolo, sta a baršèina, non pratica il commercio, si nutre male, porta i lapti. Il contadino di Kaluga, invece, paga l'obrok vive in spaziose isbe di pino, è alto, ha lo sguardo fiero e allegro, il viso bianco e pulito, commercia in burro e catrame, e nel giorni di festa indossa gli stivali. I villaggi di Orël (stiamo parlando della zona orientale del governatorato) di solito sono situati in mezzo a campi arati, nel pressi di un burrone trasformato alla bell'e meglio in uno stagno limaccioso. Ad eccezione di pochi citisi, sempre pronti all'uso, e due o tre sparute betulle, tutt'intorno non si vedono altri alberi a distanza di una versta; le isbe sono una attaccata all'altra, i tetti ricoperti di paglia fradicia... I villaggi di Kaluga, invece, sono per la maggior parte circondati dal bosco; le isbe sorgono più distanziate, diritte e sono ricoperte da assicelle; le porte si chiudono saldamente, lo steccato del cortile sul retro non è sconquassato, e non casca in fuori, non invita a entrare ogni maiale di passaggio... Anche i cacciatori si trovano meglio nel governatorato di Kaluga. Nel governatorato di Orël gli ultimi boschi e le ultime plošèadja spariranno tra un cinque anni e di paludi sin da adesso non c'è traccia. Nel governatorato di Kaluga invece i boschi riservati si estendono per centinaia di verste e le paludi per decine, il nobile gallo cedrone non è ancora estinto, la bonaria beccaccia vive tranquillamente e l'affaccendata pernice con il suo impetuoso colpo d'ala rallegra e spaventa il tiratore e il cane.
Frequentando il distretto di Žizdra in qualità di cacciatore, in un campo incontrai e feci amicizia con un piccolo proprietario di Kaluga, Polutykin, appassionato di caccia, e, di conseguenza, ottima persona. Invero egli aveva qualche debolezza: per esempio, chiedeva in moglie tutte le fanciulle ricche dei governatorato, e, dopo avere ricevuto il rifiuto a sposarle ed essere stato allontanato da casa loro, col cuore afflitto confidava la sua pena a tutti gli amici e conoscenti, mentre continuava a mandare in dono ai genitori delle fanciulle pesche asprigne e altri prodotti poco maturi del suo giardino; amava ripetere sempre la stessa storiella che, nonostante fosse molto apprezzata dal signor Polutykin, non aveva fatto ridere nessuno assolutamente mai; lodava le opere di Akim Nachimov e il racconto "Pinna"; tartagliava; aveva chiamato il suo cane Astronomo; invece di odnako diceva odnaèe e aveva introdotto in casa sua la cucina francese, il cui segreto, secondo l'opinione del suo cuoco, consisteva nello stravolgimento del gusto naturale di qualsiasi piatto: la carne nelle mani di tale maestro sapeva di pesce, il pesce di funghi, i maccheroni di polvere da sparo; in compenso non cadeva carota nella minestra che non avesse la forma di un rombo o di un trapezio. Ma, fatta eccezione per questi pochi ed insignificanti difetti, il signor Polutykin era, come già detto, un'ottima persona.
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