«Moby Dick Or The Whale» in Italian
Moby Dick
3.8746 votes
✒ Author | Herman Melville |
📖 Pages | 733 |
⏰ Reading time | 35 hours |
💡 Originally published | 1851 |
🌏 Original language | English |
📌 Type | Novels |
📌 Genres | Adventure, Prose, Psychological, Realism, Philosophical |
📌 Sections | Adventure novel , Psychological novel , Realistic novel , Philosophical novel |
Table of contents
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I. QUALCOSA APPARE IN LONTANANZA
Chiamatemi Ismaele. Qualche anno fa - non importa quando esattamente - avendo poco o nulla in tasca, e niente in particolare che riuscisse a interessarmi a terra, pensai di andarmene un po' per mare, e vedere la parte equorea del mondo. È un modo che ho io di scacciare la tristezza, e regolare la circolazione. Ogni volta che mi ritrovo sulla bocca una smorfia amara; ogni volta che nell'anima ho un novembre umido e stillante; quando mi sorprendo a sostare senza volerlo davanti ai magazzini di casse da morto, o ad accodarmi a tutti i funerali che incontro; e soprattutto quando l'ipocondrio riesce a dominarmi tanto, che solo un robusto principio morale può impedirmi di uscire deciso per strada e mettermi metodicamente a gettare in terra il cappello alla gente, allora mi rendo conto che è tempo di mettermi in mare al più presto: Questo è il mio surrogato della pistola e della. pallottola. Con un gran gesto filosofico Catone si butta sulla spada: io zitto zitto m'imbarco. E non c'è niente di strano. Se soltanto lo sapessero, prima o poi quasi tutti nutrono, ciascuno a suo modo, su per giù gli stessi miei sentimenti per l'oceano. Eccovi dunque l'insulare città dei Manhattanesi, tutta cinta dalle banchine come le isole indiane dai banchi di coralli: il commercio l'avvolge con la sua risacca A destra o a manca le strade portano verso l'acqua. La punta estrema della città è la Battery: quella nobile mole è bagnata da onde e rinfrescata da brezze che poche ore prima erano dove la terra è invisibile. Guardate lì le folle dei contemplatori dell'acqua. Camminate ai margini della città in un sognante pomeriggio domenicale. Andate da Corlears Hook a Coenties Slip, e di là per Whitehall verso nord. Che cosa vedete? Piazzati come sentinelle silenziose tutt'intorno all'abitato, stanno migliaia e migliaia di mortali impietrati in sogni oceanici Alcuni appoggiati ai pali, altri seduti sulle testate dei moli; questi spingono lo sguardo oltre le murate di navi che vengono dalla Cina, quelli aguzzano gli occhi verso l'alto, nelle attrezzature, come cercassero di spaziare ancora meglio sul mare. Ma sono tutti gente di terra, uomini rinserrati nei giorni feriali tra cannicci e intonachi, legati ai banchi, inchiodati agli scanni, ribaditi alle scrivanie. Che significa allora? I prati verdi sono scomparsi? Che fa qui questa gente? Ma guardate! Arrivano altri gruppi che marciano dritti all'acqua come volessero tuffarsi. Strano! Niente li soddisfa se non il limite estremo della terra, oziare a riparo del vento, all'ombra di quei magazzini, non basta. No. Debbono andare vicino all'acqua, quant'è possibile senza cascarci dentro. Ed eccoli là piantati per miglia e miglia, per leghe. Gente dell'entroterra tutti, vengono da traverse e vicoli, strade e viali, da nord e sud, dall'est e dall'ovest. Ma qui si ritrovano tutti quanti. Ditemi, è la forza magnetica degli aghi di bussola di tutte quelle navi, forse, che li attira qui? Ancora. Siete, diciamo, in campagna, su qualche altipiano ricco di laghi. Prendete un sentiero qualunque, e nove volte su dieci vi porta giù in una valletta e vi lascia lì, dove la corrente ristagna. C'è qualcosa di magico in quell'acqua. Prendete il più distratto degli uomini quand'è sprofondato nei suoi sogni: mettetelo in piedi, mettete i piedi in movimento, ed egli vi porterà infallibilmente all'acqua, se acqua c'è in tutta la zona. Provatelo, questo esperimento, se mai vi trovaste morti di sete nel gran deserto americano, sempre che la vostra carovana sia fornita di un professore di metafisica. Sicuro, come tutti sanno, meditazione e acqua sono sposate in eterno.
Ma prendiamo un artista. Egli vuole dipingervi il più fantastico, il più ombroso, il più quieto, il più incantevole tratto di paesaggio romantico di tutta la valle del Saco. Qual è l'elemento principale che adopera? Là si rizzano gli alberi, ognuno col tronco vuoto quasi ci fosse dentro un eremita col suo crocefisso; e qui dorme il prato e lì dorme il branco, e dalla casetta laggiù si alza un fumo sonnacchioso. E un cammino sinuoso s'addentra in remote selve, e raggiunge i sovrastanti sproni de' monti bagnati nell'azzurro dei loro pendìi. Ma per quanto la scena appaia così immersa nell'estasi, e il pino lasci cadere i suoi sospiri come foglie sul capo di quei pastore, tutto sarebbe inutile se l'occhio del pastore non fosse cucito alla corrente magica che ha davanti. Andate a vedere le praterie in giugno, quando per ventine e ventine di miglia si cammina affondando fino ai ginocchi nei gigli screziati: qual è l'unico incanto che manca? L'acqua. Non c'è una goccia d'acqua lì attorno! Se il Niagara fosse solo una cateratta di sabbia, fareste miglia per andarlo a vedere? Perché mai quel povero poeta del Tennessee, nel ricevere all'improvviso due manciate d'argento, rimase in dubbio se comprarsi un pastrano di cui aveva seriamente bisogno, o investire i soldi in un viaggio a piedi alla spiaggia di Rockaway? Perché quasi ogni ragazzo sano e robusto, con dentro un'anima sana e robusta, ammattisce prima o poi dalla voglia d'imbarcarsi? Perché voi stessi, al primo viaggio fatto da passeggeri, avete avvertito un tale brivido misterioso al sentire che voi e la nave avevate perso di vista la terra? Perché gli antichi Persiani consideravano sacro il mare? E perché i Greci gli assegnarono un dio a parte, e fratello dello stesso Giove? Certo tutto ciò non è senza significato. E ancora più profondo è il significato di quella storia di Narciso, che non potendo afferrare l'immagine tormentosa e gentile che vedeva nella fonte, vi si tuffò e morì annegato. Ma quell'immagine la vediamo noi stessi in tutti i fiumi e gli oceani. È l'immagine del fantasma inafferrabile della vita; e questo è la chiave di tutto.
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