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«Demons» in Italian

Book Demons in Italian

I demoni

3.8918 votes
✒ Author
📖 Pages909
⏰ Reading time 41 hours 45 minutes
💡 Originally published1871
🌏 Original language Russian
📌 Type Novels
📌 Genres Drama, Prose, Psychological, Realism, Social, Philosophical
📌 Sections Psychological novel , Realistic novel , Social novel , Philosophical novel

Table of contents

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I demoni: read the book

PARTE PRIMA

CAPITOLO PRIMO. A guisa di introduzione:

alcuni particolari della biografia del molto rispettabile Stepan Trofimoviè Verchovenskij.

I

Nell'accingermi a descrivere i recenti e tanto strani avvenimenti, svoltisi nella nostra città, in cui finora non è mai accaduto nulla di speciale, sono costretto, per la mia inesperienza, a cominciare un po' da lontano, e precisamente da certi particolari biografici sul molto rispettabile e dotato di talento Stepan Trofimoviè Verchovenskij. Questi particolari serviranno soltanto da introduzione alla presente cronaca; la storia poi, che intendo narrare, seguirà più avanti.
Diciamolo subito: tra di noi Stepan Trofimoviè recitava sempre una parte speciale, civile, per così dire, e amava questa parte appassionatamente, tanto che senza di essa, credo non potesse neanche vivere. Non che io lo voglia paragonare a un attore di teatro: Dio me ne guardi, tanto più che anch'io lo stimo. Qui tutto poteva dipendere dall'abitudine o, per dir meglio, da una continua e nobile inclinazione, sin dagli anni dell'infanzia, a sognare dolcemente una buona posizione civile. Per esempio, amava straordinariamente la sua condizione di "perseguitato" e per così dire di "esiliato". In tutte e due queste parolette c'è una sorta di splendore classico, che lo aveva sedotto subito e per sempre e che, innalzandolo a poco a poco, nella considerazione di se stesso, nel corso degli anni, lo aveva portato infine su un piedistallo abbastanza alto e gradito all'amor proprio. In un romanzo satirico inglese del secolo scorso, un certo Gulliver, tornato dal paese dei lillipuziani, dove la gente non è più alta di un paio di pollici, si era talmente abituato a considerarsi fra loro un gigante, che anche quando camminava per le vie di Londra, lanciava grida ai passanti e alle carrozze perché si spostassero per non farsi schiacciare da lui, immaginando di essere ancora un gigante fra i nani. Per questo lo deridevano e lo ingiuriavano e qualche rozzo cocchiere frustava addirittura il gigante; ma era giusto? Che cosa non può fare l'abitudine! L'abitudine aveva portato Stepan Trofimoviè quasi allo stesso punto, ma in una forma ancor più innocente e inoffensiva, se così ci si può esprimere, perché era un'ottima persona.
Penso perfino che verso la fine, tutti e ovunque l'avessero dimenticato, ma non si può neanche dire che prima non lo conoscessero. È indiscutibile che egli, per un certo periodo, abbia fatto parte di quella famosa pleiade di illustri personaggi della nostra passata generazione e che per un po' di tempo, un solo minuto, un solo piccolo minuto, il suo nome sia stato pronunciato da molta gente frettolosa di allora accanto ai nomi di Èaadaev, di Belinskij, di Granovskij e di Herzen, che allora cominciava la sua carriera all'estero. Ma l'attività di Stepan Trofimoviè finì nello stesso momento in cui iniziò, travolta, come si dice dal "vortice delle circostanze". Ebbene? Non solo il "vortice" ma anche le "circostanze" risultarono poi del tutto inesistenti in questo caso. Soltanto in questi giorni ho saputo con mio grandissimo stupore, ma in compenso con perfetta certezza, che Stepan Trofimoviè viveva fra noi, nella nostra provincia, non solo senza essere esiliato, come invece pensavamo noi, ma non era mai stato neanche sotto sorveglianza. Quanto è potente la nostra immaginazione! Egli credette sinceramente per tutta la vita che in certe sfere lo temessero continuamente, e che i suoi passi fossero necessariamente noti e contati e che ciascuno dei tre governatori, succedutisi da noi negli ultimi venti anni, al governo della nostra provincia, fosse arrivato portando già con sé un certo pregiudizio sul conto suo, trasmessogli dall'alto prima di ogni altra cosa, alla consegna della provincia. Se qualcuno avesse voluto allora persuadere l'onestissimo Stepan Trofimoviè, con prove inconfutabili, che non aveva proprio nulla da temere, egli si sarebbe certamente offeso. Ed era tuttavia un uomo intelligentissimo e dotato di molto ingegno, un uomo, per così dire anche di scienza, benché del resto, nella scienza... be', nella scienza non aveva poi fatto tanto o, a quanto pare, nulla. Ma con gli uomini di scienza da noi in Russia ciò avviene di continuo.
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Qui avete sbagliato, benché siate furbo

Noi troveremo sicuramente quello che cerchiamo

Ma dato che la vostra idea è quasi inattuabile, bisogna limitarsi al paradiso terrestre, come è stato definito.

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